No, la
Befana non
è la moglie di Babbo Natale ma ha una storia tutta sua che si perde
nella notte dei tempi o quasi.
Perché
si chiama Befana?
Il
nome deriva dal termine Epifania un po’ distorto, in greco
epifàneia che significa apparizione. Questa parola veniva adoperata
nell’Antica Grecia per indicare appunto la comparsa di una
divinità.
Chi
è la Befana?
La
Befana è una cara vecchietta che viaggia a seconda delle regioni con
il suo asinello o con una scopa volante che la fa sembrare tanto una
strega dal cuore buono però.
In
alcune zone d’Italia porta
regali ai bambini mentre in altre riempie le calze appese al camino
di dolci o carbone.
I
dolcetti sono per chi si è comportato bene durante l’anno mentre
il carbone è riservato a chi ha fatto troppi capricci.
Come
arriva in casa la Befana?
Nel
corso degli anni anche la Befana ha dovuto adattarsi ai cambiamenti
della società. Mentre prima arrivava sempre dal camino, adesso,
nelle case più moderne che ne sono sprovviste, entra comodamente
dalla porta con una sorta di passepartout.
Quali
origini ha la festa dell’Epifania?
Oggi
colleghiamo l’arrivo della Befana nelle nostre case all’arrivo
dei Re Magi alla grotta dove nacque Gesù ma in realtà l’Epifania
ha origini molto più antiche.
Già
alcuni secoli prima della nascita di Cristo gli antichi romani
avevano riti pagani collegati al ritmo delle stagioni. Nei giorni che
seguivano al solstizio invernale, volavano sopra i campi delle figure
femminili che avevano il potere di renderli fertili per la stagione
successiva. Queste figure nel corso del tempo si sono modificate e
con loro è stato completamente modificato il significato
attribuitogli.
Nel
periodo di transizione dal paganesimo al cristianesimo, queste figure
hanno lasciato il posto alla Befana che
porta doni a ricordare i Re Magi con i loro preziosi regali.
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