Le figure del presepe napoletano sono 72 e tutte hanno un significato ben preciso. L'ambientazione è quella Settecentesca da tradizione e lo scenario ha abitualmente un'atmosfera notturna ricreata al di sotto di un cielo stellato.
Vediamo assieme quali sono i personaggi e gli oggetti che caratterizzano il presepe napoletano uno dopo l'altro.
Il Pozzo
Vediamo assieme quali sono i personaggi e gli oggetti che caratterizzano il presepe napoletano uno dopo l'altro.
Ciccibacco
Nella grotta vicino alla Sacra Famiglia viene messo un carretto trainato dai buoi carico di botti di vino, condotto dal personaggio Ciccibacco. Si vede già dal suo aspetto che di vino ne deve bere molto ed è un po' la rievocazione del dio pagano Bacco.
La Grotta della Natività
Non c'è presepe che non abbia la grotta con la scena della Natività. E' il fulcro di tutta la ricostruzione e accoglie Giuseppe, Maria, il bue e l'asinello e la mangiatoia con Gesù Bambino appena venuto al mondo.
Il Vinaio
Il Vinaio rappresenta il Sangue di Cristo dell'Eucarestia e viene sistemato vicino a Ciccibacco.
Il pozzo viene associato alla figura della Madonna come congiunzione fra il terreno e il divino, proprio come le acque si uniscono alla Terra al di sotto della superficie. Può essere collocato in diverse posizioni ma di solito si trova fra le case del paesaggio.
La seconda grotta
Gli zampognari
La Lavandaia
Il pescatore e il banco del pesce
Il cacciatore
Zi' Vicienzo e zi' Pascale
Il Monaco
I venditori
Nel presepe napoletano c'è sempre una grotta posta nella parte alta nella quale scorazzano animali da cortile come mucche e galline. E' il simbolo della porta di accesso agli Inferi.
Gli zampognari sono presenti in tutti i presepi napoletani. Collocati dinnanzi alla grotta, vengono raffigurati con i loro strumenti ovvero la ciaramella e la zampogna.
La Zingara
La zingara appare sempre con un neonato fra le braccia e veste un abito lungo fino ai piedi e logoro. Fra le braccia stringe un neonato e sta a simboleggiare la profezia della venuta di Cristo così come raccontarono i profeti dell'Antico Testamento.
I Re Magi
Gaspare, Baldassarre e Melchiorre arrivano nel presepe con tre cavalli spesso di colori diversi: uno nero, uno marrone e uno bianco. I tre cavalli rappresentano i tre momenti di una giornata: notte, aurora e mezzogiorno.
Come fare a riconoscere i tre Re Magi? Facile: Baldassarre è quello più vecchio, Gaspare è il giovane mentre Melchiorre è il moro.
Un'altra figura retorica del presepe napoletano tradizionale è la lavandaia. Viene rappresentata mentre lava i panni in ginocchio o chinata sul mastello. Raffigura la verginità di Maria e può essere collocata vicino al fiume, simbolo di vita.
Il pescatore attende la clientela al banco del pesce con i pantaloni arrotolati fin sopra al ginocchio assai consumati. Con le sue ceste di vimini traboccanti del pescato del giorno, tenta di richiamare a sé la possibile clientela. Il pescatore è un richiamo a San Pietro come pescatore di anime ma anche del miracolo dei pani e dei pesi di Gesù.
Con il suo fucile assai insolito per l'epoca in cui è ambientato il presepe napoletano, il cacciatore fa la sua comparsa in scena talvolta insieme alla selvaggina cacciata.
Sono i due personaggi che seduti si danno alla pazza gioia brindando in qualche osteria e magari giocando pure a carte. Raffigurano il carnevale e la morte.
Benino
Viene collocato nel pagliaio o alla fine della discesa. E' il pastore addormentato che sembra immagini tutta la scena del presepe.
Altra figura immancabile è il monaco che è un po' l'anello di congiunzione fra passato e presente.
I venditori presenti sono abitualmente 12, uno per ogni mese dell'anno. Gennaio è rappresentato dal macellaio mentre febbraio è il venditore di formaggi. Marzo il venditore di polli, aprile quello che vende le uova e maggio gli sposi che vendono la frutta. Giugno è personificato dal panettiere mentre luglio dal venditore di pomodori. Per agosto c'è il venditore di anguria e a settembre quello che vende i fichi maturi. A ottobre il vinaio e a novembre il venditore di castagne o di caldarroste. Infine dicembre è raffigurato da pescivendolo.
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